Inter, Peppino Prisco non perdonò alla moglie un “affronto†pesante
Peppino Prisco è rimasto tra gli affetti più cari di tutto il mondo interista. Oggi Tuttosport ha intervistato il figlio dell’indimenticato avvocato. Dalle sue parole sono emersi aneddoti sconosciuti. Luigi Maria Prisco è partito dall’affetto dei tifosi, dalla commozione che lo pervade ogni domenica quando dagli spalti San Siro si alza la strofa di “C’è solo l’Inter” dedicata a suo padre con l’applauso della gente. Questi giorni di sospensione del calcio sarebbero stati una sofferenza per lui. Guardava partite di continuo, anche quelle del Milan. Il figlio di Prisco ha ricordato quante lettere di insulto arrivavano a suo padre, che le conservava come vere e proprie medaglie.
Anche le abitudini familiari erano legate all’Inter. Quando la squadra vinceva tutta la famiglia poteva contare su pranzi e cene di gran livello mentre in occasione delle sconfitte a tutti toccava una semplice pastina in brodo. “Una volta non parlò con la moglie per qualche giorno perché il Milan aveva pareggiato in un derby con De Vecchi, stesso cognome della mamma”. Infine il figlio dell’avvocato ha ricordato quanto fosse grande l’ammirazione del papà per Giacinto Facchetti, l’unico autorizzato a dargli del tu.